Economia

Così il welfare aziendale sostiene persone e territori

La recente analisi dell'Osservatorio Welfare 2022 mette a fuoco l’ecosistema del welfare aziendale, evidenziandone il ruolo fondamentale.

di Giappichelli / pubblicato 27 Giugno 2022

Come evolve il welfare aziendale? Quale importanza riveste nell’attuale contesto sociale ed economico? Quale ruolo può giocare in seguito ai grandi cambiamenti che la pandemia ha portato nel mondo del lavoro? Questioni messe a fuoco dai dati dell’Osservatorio Welfare 2022, recentemente presentati da Edenred Italia. Elementi utili per comprendere dove stanno andando le aziende, visto che l’analisi si è basata su un bacino di 530 mila utenti e circa 3 mila imprese (dati 2021). 

Quali sono, dunque, i nuovi trend e gli scenari futuri del welfare aziendale? “Così come accaduto nel 2020, anche nel 2021 l’ecosistema del welfare aziendale si è consolidato in molti suoi ambiti e ha confermato la sua solidità”, dichiara Paola Blundo, Direttore Corporate Welfare di Edenred Italia. Rappresenta, cioè, “uno strumento riconosciuto nel suo valore di fondo e ampiamente utilizzato e con margini di crescita davanti a sé: al mutare delle esigenze delle persone, il welfare si evolve in modo naturale. Un’evoluzione dinamica, che si adatta alle nuove sensibilità di una generazione consapevole e con maggiori aspettative”. 

Dalla ricerca emerge il valore del welfare aziendale, sia come strumento di integrazione al reddito che come misura integrativa di carattere sociale. In particolare, viene sottolineato il ruolo sociale delle soluzioni di welfare come supporto all’empowerment femminile all’interno delle aziende. Questo si esprime in una varietà di strumenti offerti per favorire la conciliazione dei tempi di vita-lavoro: dai servizi legati al people care, alla genitorialità, al baby-sitting, fino all’assistenza a familiari non autosufficienti. In media, le donne fino ai 60 anni godono di erogazioni superiori ai colleghi maschi: questo perché i piani welfare aziendali prevedono programmi di sostegno diretto della maternità delle dipendenti, che a loro volta tendono a fare un maggior ricorso – rispetto ai colleghi maschi – all’istituto di convertibilità in welfare dei Premi di Risultato. L’Osservatorio Welfare 2022, poi, registra una forte domanda di welfare familiare a sostegno della natalità: il 92% del campione intervistato, infatti, ritiene che la spesa welfare di questo settore debba essere aumentata. 

Rispetto all’anno scorso, il welfare sociale registra un lieve calo (tra istruzione, previdenza, assistenza sanitaria e assistenza ai familiari, rappresenta il 47,8% della spesa totale). Ma non va dimenticato il ruolo che riveste anche nelle politiche legate alla dimensione ricreativa del tempo libero. Soprattutto i giovani, infatti, guardano molto alle iniziative aziendali smart, che propongono oltre alla retribuzione anche benefit di vario tipo: per un intervistato su due, l’offerta di benefit influisce sulla scelta dell’azienda. In altre parole, la prospettiva di un contesto lavorativo fondato sul concetto di benessere costituisce uno strumento capace di attrarre i giovani talenti. E tra le nuove frontiere del welfare aziendale, il trend della sostenibilità sta muovendo ancora i primi passi ma è destinato a crescere: un’azienda su otto ha attivato misure di mobilità sostenibile e il 37,5% ha intenzione di farlo. 

Infine, la ricerca ha evidenziato come il welfare aziendale rappresenti anche una misura di integrazione al reddito, in particolare grazie ai fringe benefit, i cosiddetti benefici secondari inseriti nella busta paga (polizze assicurative, assistenza sanitaria, auto, finanziamenti agevolati…): secondo l’87 % delle aziende si tratta di uno strumento di valore assoluto. Non a caso, nel 2021 i fringe benefit hanno costituito la voce di spesa più consistente, con circa il 34% complessivo dei consumi di welfare soprattutto in buoni spesa e buoni carburante: “Anche in una fase di straordinaria difficoltà come quella dei due anni appena trascorsi – continua Paola Blundo – il welfare aziendale si conferma una leva fondamentale di sostegno alle persone, alle aziende e al territorio”.

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